Filippo Luigi Masci e il mistero del bambino nella ghianda di Valerio Tommaso Baldassarre – Chiaredizioni
Filippo Luigi Masci, personaggio di grande cultura umanistica, filosofica e politica. Docente nel Regio Liceo “G.B. Vico” di Chieti nel 1875 e successivamente all’Università di Napoli, dove insegnò per oltre un trentennio fino al 1919, ricoprendo ruoli di grande prestigio.
Fu Preside di Facoltà di Lettere e Filosofia nel 1891 e Rettore per due trienni (1893-1895 e 1903-1905).
Uomo di indiscutibili qualità morali, ebbe grande autonomia di pensiero, sia in campo filosofico che in politica.
Fu eletto Consigliere Comunale nel 1894 a Napoli, Deputato nel 1895 nel Collegio di Ortona per la XIX Legislatura, fu nominato al Senato nel 1913.
Pur avendo idee che potevano identificarsi in un socialismo liberal-borghese di ispirazione modernistica, egli non si legò mai ad alcun partito, avendo come unico scopo non la carriera politica, ma il bene comune. Fu difensore del merito, anche se espresso in forma di paternalismo burbero verso i suoi allievi, per difendere i quali interruppe anche consolidate amicizie, subendo gli strali di filosofi emergenti come Benedetto Croce e Giovanni Gentile.
Non esitò a mettersi in contrasto con il pensiero filosofico dominante, pur di dare la giusta importanza alla psicologia, del quale fu, in questo senso, un precursore. Dai suoi studi psicologici verosimilmente fu presa l’idea del bambino nella ghianda, che volle realizzare in un manufatto cementizio, che ancora oggi svetta sulla sua cappella funebre.