Di lì a poco sarebbe piovuto
Alfredo è un giovane giocatore di pallacanestro, dalla sensibilità esasperata e dalla carriera terribilmente discontinua. Un giorno incontra Marco, un ragazzo da lui molto diverso, delicato e forte allo stesso tempo, semplice fino all’estremo eppure in grado di insegnargli molte cose, di farlo entrare senza quasi accorgersene in un solco positivo di gioia esistenziale e di continuo progresso. I due ragazzi aprono un jazz club a Chieti, la città di Alfredo, e col passare dei mesi e degli anni, attraverso il procedere del loro lavoro comune, della carriera sportiva e gli studi di Alfredo ed altri avvenimenti significativi, la loro unione diventa fortissima, quasi un inno, appena mormorato eppure potente, alla vita e al suo grande mistero da onorare a tutti i costi.